PALERMO. A Palermo il Comune vuole vederci chiaro sui provvedimenti emanati dall'amministrazione e per questo ha deciso di concentrare le attività di controllo interno per il 2014 su 115 atti cosiddetti «a rischio». Si tratta di provvedimenti per i quali la possibilità di violazione di norme di legge o di irregolarità amministrativa è maggiore.
Lo prevede una determinazione sindacale «sulle attività di controllo interno sulla regolarità amministrativa nella fase successiva all'adozione degli atti», emanata oggi.
Sotto la lente di ingrandimento degli addetti ai controlli interni passeranno: 60 determinazioni dirigenziali, aventi ad oggetto atti di natura finanziaria, 15 atti di scelta del contraente per affidamento lavori, forniture e servizi stipulate dagli uffici fino a un importo di 40 mila euro, i contratti di transazione e gli atti deliberativi adottati nel 2013 e 15 autorizzazioni e concessioni rilasciate dallo Sportello unico. A questi si aggiungono 15 concessioni edilizie e 10 concessioni di contributi a enti e privati, oltre agli atti che il segretario generale del Comune riterrà opportuno sottoporre a verifica.
Il regolamento sui controlli interni è stato adottato dal consiglio comunale a maggio dello scorso anno.
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