PALERMO. Fino a ieri, quella di portare a passeggio il proprio cane era una routine. Adesso, dopo l'aggressione a Sferracavallo da parte di due corso a una donna e al suo piccolo jack russell, deceduto pochi minuti dopo, monta la paura tra i proprietari che durante la giornata escono da casa con il proprio cane al guinzaglio. Il fatto si è verificato lo scorso mercoledì, quando Gaetana D'Alessandro, una giovane di 34 anni, appena uscita dalla sua abitazione di via Platone con al guinzaglio Romeo di cinque mesi, si è ritrovata aggredita da due cani Corso dal manto grigio. Secondo il racconto della vittima, una volta girato l'angolo, i due cani sarebbero usciti dal cancello di una villetta di via Aristotele come una furia: uno dei due avrebbe assalito la giovane, mentre l'altro avrebbe azzannato il jack russell. «Il cancello della villetta era aperto - ha raccontato Gaetana D'Alessandro -. Ricordo che una donna cercava di staccarmi il cane di dosso e un signore lo allontanava con un bastone, non saprei. Poi ho aperto gli occhi e mi sono ritrovata sola distesa sull'asfalto. In un attimo - spiega in lacrime - non ho sentito né i cani né le persone». Una storia che sarebbe andata diversamente per la proprietaria dei due corso. Trema la voce di Antonella Gregorio quando racconta l'accaduto: «Quella mattina dovevo assistere agli orali di maturità di mia figlia. Così prima di salire in auto, ho aperto leggermente il cancello per assicurarmi che fuori non ci fosse nessuno. Avevo paura che i miei cani uscissero aggredendo qualche passante». Ma qualcosa è andato storto: «Una volta aperto il cancello ho visto una donna con in braccio un cane di piccola taglia, le ho urlato di andare via, ma la giovane si è avvicinata ugualmente al mio cancello. I cani hanno visto il piccolo jack russell e sono andati su tutte le furie - prosegue -. Ho afferrato il maschio Devil dal collare e poi dalla pelle, ma non sono riuscita a fermarlo. Sono caduta per terra, slogandomi una caviglia. Anche mio figlio ha cercato di trattenere la femmina Zora afferrandola dalla coda. Lei non è aggressiva». Attimi di panico e confusione per la donna che ha assistito impotente alla scena: «A questo punto ho visto la giovane accovacciarsi istintivamente per proteggere il suo cane, ma è stato tutto inutile. Devil è riuscito a strapparglielo via, da sotto il braccio. Una volta riportati i miei cani in casa, non ho visto più la giovane. Mio marito ha fatto il giro dell'isolato per cercarla e per poterle offrire il nostro aiuto ma la giovane era sparita. Così ci siamo autodenunciati al commissariato di Partanna Mondello».
Ma Gaetana D'Alessandro, che ha presentato denuncia, contro replica: «Non è assolutamente vero - dice - il cancello era aperto e quando mi sono risvegliata dall'incubo non c'era anima viva. Mi ha soccorso prima un muratore e poi un vicino di casa che mi ha accompagnato al pronto soccorso».
Al di là del caso specifico, il tema suscita molto interesse anche perché sono numerose le dispute e le controversie legate ad aggressioni, danneggiamenti o, più in generale, al rapporto tra vicini in possesso di cani. «Secondo la legge - spiega l’avvocato Claudio Gallina Montana - il proprietario di un cane è responsabile delle azioni del proprio animale. La parte offesa, se viene riconosciuta tale, avrà diritto al risarcimento del danno ed inoltre potrà querelare il proprietario del cane per lesioni colpose».
Sferracavallo, cane sbranato: parte la denuncia
L’aggressione mercoledì tra via Platone e via Aristotele. Il racconto della vittima: «Gli animali sono usciti da una villa, mi sono ritrovata da sola per terra». La padrona dei mastini si difende: avevo avvisato la ragazza che teneva tra le braccia il cucciolo di stare lontana dal cancello
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