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Saldi a Palermo, vendite a rilento Delusi i commercianti

PALERMO. Partono «sottotono» i saldi estivi a Palermo con un calo, secondo le prime stime di Fermoda Confcommercio, del 3 percento rispetto allo scorso anno. Anche se tracciare un primo bilancio della giornata è prematuro i commercianti sono delusi e definiscono l'andamento «poco entusiasmante» sia in termini di presenze che di fatturato.     Tra afa e crisi economica in molti hanno preferito trascorrere la giornata in spiaggia o in località balneari, rinunciando alla caccia agli affari. E così nella prima giornata di saldi, sono pochi i negozi presi d'assalto.  
«L'andamento è decisamente in calo sia in termini di incassi che di affluenza - dice Sabrina Alberino del negozio Cinti di via Ruggero Settimo - sembra una giornata di vendite qualunque».  
Per il responsabile del negozio Sisley Andrea Sclafani, invece, «la stagione è partita bene, nonostante poche presenze».  
Boccia i saldi Ettore Raccuglia, che da 51 anni è titolare della omonimo negozio di abbigliamento per uomo, in via Maqueda. «Da quando ci sono le vendite promozionali - dice il commerciante - i saldi andrebbero aboliti, non hanno più senso». Posizione quest'ultima condivisa anche dal vice presidente Federmoda - Confcommercio di Palermo, Massimo Cataldo. «Si dovrebbe puntare sulla liberalizzazione delle vendite promozionali - dice Cataldo - in modo da estenderle a tutto l'arco dell'anno invece di concentrarle in determinati periodi».   
«Un bilancio sui saldi - aggiunge - lo avremo a fine giornata, ci aspettavamo di più, finora non sembra un risultato entusiasmante. In città il calo è stato del 3 percento». Anche Adiconsum stima un calo generalizzato delle vendite. «Prevediamo una contrazione delle vendite del 5 percento rispetto al 2013» dice il presidente dell'associazione di Palermo Benedetto Romano.   
Sulla spesa media delle famiglie, l'associazione dei consumatori non fa previsioni. «non ci sono  dati disponibili - prosegue Romano - Di sicuro c'è una maggiore propensione al risparmio da parte delle famiglie, che hanno usato il bonus da 80 euro per pagare le bollette».

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