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Palermo, la figlia del boss si oppone al pizzo

La donna chiede l’intervento del padre, Domenico Baglione, quando apprende che nell’attività di un’amica «si sono presentate persone dell’Arenella». Emerge dalle intercettazioni

PALERMO. Provò a intercedere in favore di un’amica, per evitarle di pagare il pizzo. È il caso particolare che emerge dalle intercettazioni dell’operazione Apocalisse (che la scorsa settimana ha portato a 91 arresti): si tratta della figlia di Domenico Baglione (considerato dagli inquirenti punto di riferimento per la raccolta del denaro del racket nel clan di Partanna Mondello) che chiama incautamente il padre al telefono per chiedere di aiutare un’amica perché nella sala da biliardo gestita dalla famiglia si sono presentati a chiedere il pizzo. L’intercettazione telefonica è del 7 giugno del 2012 e nonostante il padre tenti di troncare la telefonata, la figlia di Baglione insiste dicendo “Io sono dispiaciuta, hai capito? Ci tengo!”.


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