PALERMO. «Da quello che emerge che il commando era composto da professionisti». Lo afferma Antonio Gattuso l'avvocato nominato dalla famiglia di Daniele Discrede, il commerciante ucciso una settimana fa davanti alla figlia nello spiazzo del supermercato in via Roccazzo a Palermo l'Isola del Risparmio. «Resta il dubbio sul fatto che qualcuno di loro si sia dimostrato nel corso della rapina un pò sprovveduto. Si è fatto cogliere di sorpresa dalla reazione di Daniele Discrete - aggiunge - Non appena Daniele ha visto la figlia accerchiata dai malviventi ha cercato di difenderla. È scattata la reazione dei rapinatori che hanno iniziato a sparare». L'avvocato ripercorre le fasi dell'agguato. «Certo chi ha agito conosceva bene le abitudini del commerciante - aggiunge - Non è da tutti sapere che ancora alle 22 qualcuno lascia il posto di lavoro. Solitamente si chiude prima. Quindi penso che su questo si sta indagando. Penso che solo qualcuno dall'interno possa avere fornito queste informazioni ai killer. Erano troppo sicuri. Hanno agito con troppa disinvoltura. Sapevano da dove usciva Discrede, A che ora. Che era lui che aveva l'incasso, o parte dell'incasso, della giornata. Hanno agito a colpo sicuro». In una nota la famiglia Discrede lamenta inoltre che «estranei nascosti dietro l'anonimato, siano a conoscenza di gravi circostanze nelle quali sarebbe stato coinvolto Daniele, venute fuori attraverso la carta stampata».
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