PALERMO. Il Teatro Biondo ha presentato stamane un bilancio della stagione appena conclusa, «un consuntivo - ha detto il direttore artistico Roberto Alajmo - che ci riempie d'orgoglio: in così poco tempo non si poteva far di più. Gli abbonati sono passati da 1.470 a 3.917. Il teatro ha incassato 647.331 euro, tra abbonamenti e biglietti venduti. E l'intensione è quella di aumentare i turni fino a 9 recite. È evidente che del domani non c'è certezza, ma noi abbiamo fatto e faremo tutto il possibile perchè il teatro continui a godere di buona salute».
In realtà, a chiarire l'incertezza sul domani dello stabile di Palermo è intervenuto il presidente Gianni Puglisi che ha elogiato l'apertura del teatro «al pluralismo artistico, i conti in regola, ha aperto una stagione di stabilità economica, ma a fronte di tutto questo mancano all'appello i politici, i soci istituzionali, dai quali arrivano notizie sconfortanti». Il problema è quello dei contributi: il Comune ha promesso che darà la sua parte, ma sono venuti meno i soldi provenienti dalla Provincia e la Regione minaccia di dimezzare il suo contributo, portandolo a 1,4 milioni di euro. In questo caso si aprirebbe una falla difficilmente colmabile e sarebbero a rischio persino gli stipendi da qui alla fine dell'anno.
Il clima pesa sulla programmazione, visto che la prossima stagione dovrebbe essere presentata a settembre. Ma tra le certezze del prossimo anno ci sono il debutto del nuovo spettacolo di Emma Dante, «Io, nessuno e Polifemo», che andrà in tournèe a Roma, Napoli e Vicenza, così come «Lucio» di Franco Scaldati e «Lampedusa beach» di Lina Prosa. Altra novità è rappresentata dal ritorno a Palermo di Moni Ovadia, con uno spettacolo dedicato al centenario della Prima guerra mondiale, «Doppio Fronte»; e ancora: «Un errore umano» di Gigi Borruso che è reduce da due settimane di successo a Parigi.
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