PALERMO. Sono cominciate questa mattina le attività del consulente della procura - un ingegnere ambientale - a Parco Cassarà, l'area verde sequestrata dai Pm palermitani il 16 aprile per la presenza nel terreno di fibre di amianto. Il pm Alessandro Clemente che dopo la scoperta ha aperto un fascicolo ha ipotizzato i reati di discarica e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Al momento l'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia, è ancora contro ignoti.
Il consulente procederà all'analisi delle aree in cui sono state trovate le fibre per capire se l'amianto si trova solo in superficie o se,invece, è stato interrato ed è risalito su.
Gli inquirenti ipotizzano infatti che non ci si trovi di fronte a episodi di discarica abusiva, ma al venire in superficie, a causa delle piogge, di macerie di vecchi edifici con presenza di amianto demoliti e sotterrati. Parco Cassarà con i suoi 26 ettari di estensione dopo la Favorita è lo spazio verde più ampio della città.
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