PALERMO. La Procura di Palermo ha chiuso le indagini su due medici che due anni fa operarono una paziente di 76 anni che era stata ricoverata per una frattura al femore destro, solo che la protesi fu impiantata in entrambe le gambe. I medici sono il direttore dell'unità di ortopedia Claudio Castellano e il dirigente del reparto Antonio Jacobs. L'inchiesta del pm Gianluca De Leo nasce da una segnalazione anonima arrivata agli inquirenti e all'ospedale Villa Sofia. Gli investigatori ipotizzano che, per un errore, l'equipe chirurgica, pur risultando da una radiografia che la paziente aveva riportato a frattura del collo del femore destro, abbiano impiantato la protesi a sinistra. In un secondo momento si sarebbero accorti dello sbaglio e avrebbero inserito un'altra protesi anche a destra, dove c'era la frattura. Per giustificare l'errore i sanitari avrebbero falsificato la cartella clinica diagnosticando una frattura bilaterale che, secondo i consulenti del pm, dalle radiografie era assolutamente
esclusa. I due medici sono accusati di falso. Le lesioni colpose, reato perseguibile solo a querela di parte, non sarebbero ipotizzabili in quanto non è stata sporta alcuna denuncia. La paziente tempo dopo l'intervento è morta, ma le indagini hanno escluso che ci sia un nesso tra il decesso e l'errore nell'impianto della protesi.
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