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Ergastolano evaso, caccia all'uomo senza sosta a Palermo. Per il carcere non era a rischio fuga

PALERMO. Per il consiglio di disciplina del carcere, che nei mesi scorsi ha analizzato la sua condotta e il fascicolo personale, non c'era alcun rischio che Valentin Frokkaj, l'albanese evaso ieri dall'istituto di pena Pagliarelli di Palermo, scappasse. Un giudizio, poi smentito clamorosamente dai fatti, che ha determinato la revoca della sorveglianza particolare imposta al detenuto.
A Frokkaj, in cella per scontare una condanna all'ergastolo per l'omicidio, era rimasta solo la misura dell'isolamento diurno che, comunque, imponeva che durante l'ora d'aria, che il carcerato trascorreva da solo, fosse sorvegliato a vista.
Così però non è stato perchè il secondino, al momento dell'evasione, si era allontanato. L'agente verrà sentito dai carabinieri delegati all'indagine dal pm di turno, Caterina Malagoli. Il secondino rischia l'accusa di procurata evasione. Ancora il fascicolo sarebbe però iscritto solo a carico di Frokkay che è indagato per evasione.

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