PALERMO. Un distributore di carburanti con le colonnine manomesse per guadagni in nero, un distributore di carburanti abusivo a prezzi “competitivi” ed una autocisterna senza permessi sono stati scoperti in tre distinte operazioni a Palermo da militari della Guardia di finanza. Al momento, non sono stati resi noti ulteriori dettagli sui tre impianti.
Nel primo caso i totalizzatori delle colonnine di erogazione erano stati manomessi per abbattere i ricavi delle vendite e poter così commercializzare in nero. Il gestore è stato denunciato per frode nell'esercizio del commercio ed uso o detenzione di strumenti di misurazione alterati dai militari, che hanno sequestrato anche l'intero impianto, costituito, tra l'altro, da tre serbatoi interrati contenenti oltre 3.300 litri di benzina e 900 di gasolio e da tre colonnine erogatrici.
Il deposito, già sequestrato lo scorso anno, invece che rifornire mezzi di una azienda, riempiva i serbatoi di privati automobilisti, ai quali il carburante era venduto ad un prezzo concorrenziale. Anche questo impianto è stato sequestrato dai militari, che hanno accertato che il deposito ha commercializzato in nero quasi mezzo milione di litri di gasolio. Sarebbero stati conseguiti corrispettivi mai registrati in contabilità e non dichiarati all'erario per oltre 738.000 euro, con una evasione delle sole accise per più di 285.000 euro e di Iva per oltre 115.000 euro. La terza operazione è stata compiuta a Roccapalumba dai militari della compagnia di Termini Imerese, che hanno sequestrato oltre 4.000 litri di gasolio per autotrazione ed una autocisterna che circolava senza documenti di trasporto. Due le persone denunciate per sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici e irregolarità nella circolazione in violazione al testo unico sulle accise.
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