PALERMO. Tante le proposte che arrivano alla redazione di Ditelo a Rgs per adottare gli spazi verdi abbandonati che si trovano nelle zone periferiche della città. In vetta alla classifica, quelle delle associazioni no profit che operano nel quartiere San Filippo Neri, meglio noto come Zen.
Il sogno dei cittadini virtuosi è di partecipare all’iniziativa che l’amministrazione comunale ha ribattezzato con il nome di «Giardini condivisi», che dà l’opportunità alle associazioni di prendersi cura ed ottenere l’affidamento di villette e aree abbandonate in giro per la città.
Tra le proposte arrivate nei giorni scorsi all’indirizzo di posta elettronica, [email protected], anche quella per l’affidamento di una villetta abbandonata che si trova in via Ludovico Bianchini, di fronte al civico 4. L’associazione interessata sarebbe «La rinascita della Zen», che già da qualche anno è presente nel quartiere San Filippo Neri. «Da tempo ci prendiamo cura di questa villetta - afferma Giovanni Dragna, che ha inoltrato la sua proposta alla redazione di Ditelo ad Rgs -, adesso vorremmo tanto che l’amministrazione comunale ce ne concedesse l’affidamento perché è nostra intenzione salvaguardarla».
L’assessore al Verde e alla vivibilità, Giuseppe Barbera, già nei giorni scorsi aveva annunciato che l’amministrazione valuterà «le proposte dei cittadini e daremo loro una risposta. A proposito - aveva sottolineato -, ricordiamo loro che il bando per la partecipazione al progetto è ancora disponibile sul nostro sito internet, www.comune.palermo.it».
Seguire passo dopo passo ciò che illustra il bando è importante al fine di ottenere l’affidamento degli spazi desiderati. Il progetto, infatti, per essere correttamente valutato dovrà risultare conforme ai criteri stabiliti. Negli scorsi giorni proposte erano arrivate anche da parte di altre associazioni dello Zen, come quella per l’affidamento dei campetti Opian, avanzata dal gruppo «Uniti per lo zen». «Vorremmo ottenerne l’affidamento per potere togliere i bambini dalla strada - avevano detto Ugo, Ettore e Salvo, i tre componenti dell’associazione - e dar loro un posto sicuro dove giocare».
A proporsi era stata anche l’associazione «Bonsai Club Palermo», che aveva chiesto l’affidamento di un casolare che si trova all’interno della riserva della Favorita, di fronte al rifugio del cane: «Chiediamo uno spazio dove poter render partecipe la gente della coltivazione dei nostri bonsai», aveva spiegato il presidente, Francesco La Rosa. «Il bando è stato stipulato per dare l’opportunità ai cittadini di riportare in vita spazi verdi abbandonati nella loro città – afferma l’assessore Barbera –. Valuteremo la proposta del signore, ma non rientra nei punti prestabiliti».
Intanto, anche dal quartiere Brancaccio i residenti decidono di rimboccarsi le maniche e tutti insieme lavorare per rendere più vivibile la zona. I commercianti hanno infatti bonificato alcune aiuole da tempo nel degrado in via Giafar: «Davanti alla mia farmacia – afferma Paolo Fisco – c’erano delle aiuole che da tempo non venivano sistemate. Abbiamo estirpato le erbacce e piantato dei fiori. Alcuni li abbiamo acquistati noi, altri invece sono stati dei residenti a donarceli».
«Giardini condivisi» a Palermo, la periferia entra nel cuore dei cittadini
Presentate diverse proposte per il recupero dello Zen. Tra queste, anche quella per la villetta di via Bianchini
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