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Palermo, tagli agli orari lavorativi dei custodi di musei: sì ai volontari

PALERMO. Per la Regione è impossibile  mantenere aperti in Sicilia i siti archeologici e i musei per 17  domeniche e 4 festività infrasettimanali così come è organizzato  il lavoro: per evitare di chiuderli e anzi consentire l'apertura  serale e festiva come richiesto dal governatore Rosario  Crocetta, l'assessore ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, ha  previsto un piano che include una serie di misure tra cui  l'abolizione dei turni notturni in presenza di impianti anti  intrusione e videosorveglianza e aprendo la gestione a «forme  integrate di valorizzazione dei siti culturali mediante accordo  con enti locali e associazioni culturali o di volontariato».     Per modificare i rapporti di lavoro col personale, la giunta  Crocetta, nei giorni scorsi, ha deliberato di autorizzare l'Aran  ad aprire una contrattazione collettiva decentrata integrativa  con i sindacati. Ma ai Cobas/Codir il piano non piace affatto:  «È ridicolo, l'assessore Sgarlata intende risparmiare sulla  pelle dei lavoratori, non sa nemmeno che in realtà non ci  sarebbe alcun risparmio visto che il salario accessorio ai  custodi viene pagato coi fondi del Famp: la verità - sostengono  Marcello Minio e Dario Matranga, segretari del Cobas/Codir - è  che vogliono togliere al personale l'indennità di turnazione,  stabilita per legge».

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