PALERMO. Un’aggressione, con il furto di una valigetta piena di documenti scottanti, e una denuncia. L’inchiesta che oggi ha portato agli arresti domiciliari per Salvatore Cirignotta, ex manager dell’Asp di Palermo, parte un anno fa: la turbativa della gara di cui oggi si parla, quella sulla fornitura dei pannoloni, sarebbe stata scoperta da un funzionario dell'Asp aggredito sotto l'ufficio e derubato della borsa in cui aveva documenti sulla vicenda. Il funzionario non presentò una formale denuncia alla polizia ma raccontò di quella strana storia all'assessore alla Salute, Lucia Borsellino. E fu proprio l’assessore con Rosario Crocetta a presentare una denuncia alla Procura di Palermo.
Il procuratore Leonardo Agueci, che coordina l'inchiesta, ordinò immediatamente il sequestro di tutta la documentazione relativa alla gara presente negli uffici dell'Asp e sentì proprio l'ex commissario straordinario dell'azienda sanitaria, Salvatore Cirignotta, che nei giorni successivi fu rimosso dall'incarico.
Oltre alla gara da 41 milioni di euro per la fornitura di pannoloni nei comuni del distretto dell'Asp di Palermo, anche altri bandi sarebbero finiti nel mirino della Procura di Palermo. L'Azienda sanitaria, infatti, ha bandito altre 41 gare, per centinaia di milioni di euro, su cui la Procura ha avviato inchieste ed approfondimenti. I bandi riguardano le forniture di materiale ospedaliero (siringhe, garze, lenzuoli...), arredi, apparecchiature, attrezzature di vario tipo, antisettici, detergenti e prodotti chimici.
Il cuore nevralgico del sistema è il Provveditorato, la struttura, in via Pindemonte a Palermo, che gestisce gare e appalti. Qui confluiscono tutti i dati ed è da questo ufficio, secondo quanto si è appreso, che è partita la maxi-inchiesta della Procura che fa tremare ancora una volta il sistema della sanità in Sicilia.
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