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Massaggi a luci rosse a Palermo, coinvolto anche un dipendente del tribunale

PALERMO. Insieme alla presunta vigilessa manager del sesso, ci sarebbe anche un impiegato del tribunale coinvolto nell'inchiesta sui centri massaggi a Palermo. Si tratta di Baldassare Cervello, 47 anni, alias «Davide», indagato per un tentativo - andato a vuoto - di induzione alla prostituzione. Per lui il giudice ha stabilito l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, come riportato sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.

E' indagato dal 2012 quando contattò Giuseppe Drago, il gestore dell’"associazione culturale" di via Petrarca, sotto intercettazione da tempo, mostrando il suo interesse ad aprire un nuovo "Centro Massaggi".  La trattativa va avanti a rilento e, secondo l’accusa, Cervello sembra volere «"allertare" il suo interlocutore sulla possibilità di imminenti controlli mirati verso alcuni "centri massaggi"». Vorrebbe far capire al suo interlocutore che è bene infomato, ma Drago non sembra particolarmente preoccupato della «segnalazione». Dopo i contatti con Drago, Cervello telefona ad una professionista del settore, tale "Silvia" che dovrebbe iniziare a lavorare con lui e che si dimostra ben disposta e informata su tipo di "massaggi" da offrire ai clienti. L'affare però non va in porto. Silvia resta a lavorare in un altro centro messaggi mentre Cervello, nonostante abbia messo da parte le aspirazione da manager a luci rosse, finisce lo stesso nei guai.

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