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Palermo, scoperta una rete organizzata di tre centri massaggi a luci rosse: 8 arresti

PALERMO. Non erano casi isolati e indipendenti, ma facevano parte di una rete di attività organizzata. Quella che legava ciò che succedeva in tre centri massaggi a luci rosse di Palermo. è quello che sta emergendo dall’operazione della Squadra Mobile di Palermo, sezione “Criminalità straniera e prostituzione”, che sta facendo luce sull’attività parallela di tre centri massaggio cittadini, due allocati in uno stabile di via Petrarca ed uno in via Vigo.

Con l’operazione “Relax Time”, gli agenti stanno eseguendo una ordinanza di Custodia Cautelare nei confronti di 10 persone, sei delle quali finiranno in carcere, 2 ai domiciliari e due saranno gravate dall’obbligo di presentazione alla P.G.

Titolari e dipendenti dei centri benessere, quasi tutti italiani, reclamizzavano i servizi offerti con inserzioni pubblicate non sulla carta stampata ma on line, veicolando messaggi che solo formalmente tenevano celata la reale natura della prestazione offerta, ma dal tenore inequivocabilmente ammiccante. Facile per il frequentatore del web imbattersi in uno di questi messaggi, lasciati in giacenza per mesi sulle bacheche dei più diffusi social network.

Anche i poliziotti hanno facilmente intercettato in rete i messaggi, neanche troppo subliminali, ed hanno avviato così le loro indagini fatte di appostamenti e pedinamenti di clienti dei centri.
Si è così scoperchiato il “vaso di Pandora” di una lunga serie di appuntamenti pianificati telefonicamente e concretizzatisi in incontri sessuali, in alcove ricavate nel contesto di due eleganti stabili cittadini.

L’esiguità della richiesta di denaro per singola prestazione, a partire da una tariffa base di 50,00 euro ed al contempo l’ubicazione dei centri massaggio in zone dell’alta borghesia cittadina, rendevano trasversale la natura della clientela dei centri, frequentati dall’operaio e dal libero professionista.

TRA GLI ARRESTATI ANCHE UNA VIGILESSA. Una vigilessa di 41 anni, Anna
Teresi, è tra le persone arrestate (si trova ai domiciliari) nell'ambito dell'operazione "Relax Time". La donna avrebbe procacciato le donne che si prostituivano.

A frequentare i centri oltre a professionisti, commercianti e operai, anche un politico, come risulta dalle intercettazioni. "L'uomo si trovava nel corso di una riunione politica - ha detto Rosaria Maida vicequestore aggiunto che ha condotto l'indagine - e aveva preso appuntamento con una ragazza del centro".

Il Sindaco Leoluca Orlando è stato informato questa mattina dal Questore Maria Rosaria Maiorino in merito all'arresto di un'agente della Polizia Municipale di Palermo, eseguito nel corso della notte, nell'ambito di un'indagine sulla prostituzione.

In attesa di ricevere la documentazione formale sulla vicenda e di concerto con il Comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Messina, il Sindaco ha immediatamente disposto che siano applicate tutte le misure disciplinari previste ed ha interessato l'Avvocatura comunale affinchè predisponga la costituzione di Parte civile dell'Amministrazione comunale.
I NOMI DEI COINVOLTI. Ecco i destinatari dei provvedimenti emessi nel corso dell'operazione Relax: Roberto La Vecchia e Giuseppe Drago, di Palermo, quest'ultimo ancora ricercato, 52 anni; la figlia di Drago, Federica, 21 anni è ai domiciliari. Arresti domiciliari per Anna Teresi, Michela Loggia, di Ravanusa 40 anni; Giovanni Buscemi di Palermo, 26 anni; e Giovanna Trapani, 31 anni. Nei confronti della polacca Elzbieta Leszczynska, 40 anni, è stato emesso un ordine di cattura internazionale. Hanno l'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria i palermitani Baldassare Cervello, 47 anni, e Leslie Barp, 39 anni.
Si è costituito Giuseppe Drago, 52 anni: era sfuggito alla cattura e questo pomeriggio si è presentato alla squadra mobile di Palermo.

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