PALERMO. All'apertura dei saldi di fine stagione si registra un leggero ottimismo da parte dei commercianti. È ancora presto per cantare vittoria, e le stime della prima giornata di saldi segnano una tenuta dei livelli dello scorso anno: -15%. Il segno è quindi ancora negativo, ma visti i tempi, gli esercenti si aspettavano che l'asticella scendesse ancora più in basso. In centro città, come spesso accade, si è riversata tanta gente. Ma nelle zone attorno la città vecchia e nelle periferie, l'approccio ai saldi è stato tiepido. Bene, invece, i centri commerciali. «Un bilancio reale si potrà fare soltanto domani sera - dice il coordinatore regionale di Confimprese, Giovanni Felice - al termine dei tre giorni dedicati allo shopping».
Secondo la Federconsumatori provinciale, il numero delle famiglie siciliane che compreranno durante i saldi si attesterà intorno al 37%, in ulteriore calo rispetto allo scorso anno (circa il 39%), e sarà pari a 611.000 famiglie. «La spesa media - dice il presidente regionale di Federconsumatori, Lillo Vizzini - sarà di 194 euro per famiglia, per un importo complessivo in Sicilia di appena 118,53 milioni di euro».
Il futuro quindi appare ancora nero e i commercianti si interrogano per trovare soluzioni che inneschino maggiori vendite. «L'inizio non è andato male - afferma Patrizia Di Dio, presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio - ma occorre pensare subito a soluzioni alternative per dare forza alle imprese e alle famiglie».
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Corsa ai saldi, a Palermo partenza al rallentatore
Le stime della prima giornata fanno segnare un -15% rispetto allo scorso anno. Bene solo i centri commerciali
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