PALERMO. Braccio di ferro tra il Comune di Palermo e i sindacati sulla vertenza della Gesip, la società in liquidazione partecipata dal Comune che gestisce servizi di pulizia, custodia, verde in città. Mentre resta appesa a un filo la sorte dei circa 1740 addetti di Gesip e della controllata Gesip servizi srl, che dal 2 gennaio potrebbero essere licenziati, le organizzazioni dei lavoratori non intendono fare passi indietro, e chiedono al sindaco Leoluca Orlando un incontro per definire alcuni passaggi e subito dopo dare l'ok al paracadute sociale per altri sei mesi, fino a giugno prossimo. «Vogliamo incontrare il sindaco prima di definire l'accordo sulla cassa integrazione in deroga e non dopo - dice il segretario provinciale di Palermo della Usb, Sandro Cardinale-. Il piano presentato dal Comune al ministero del lavoro per Gesip, che non è stato illustrato ai sindacati, va rivisto in alcune parti». «Siamo favorevoli a individuare una soluzione tampone, - conclude - prevedendo altri 6 mesi di cassa integrazione, ma occorre mettere nero su bianco un percorso, che consenta a questi lavoratori, da giugno in poi di transitare nelle altre società partecipate, attraverso la mobilità orizzontale, uno strumento oggi possibile perchè contenuto nella legge di stabilità».
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