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Caos Gesip a Palermo, Orlando ai liquidatori: "Mettere in sicurezza i lavoratori"

PALERMO. E alla vigilia di Natale, Orlando scaricò la Gesip. Non saranno feste facili quelle dei 1800 dipendenti dell'ex società municipalizzata, dopo le parole del sindaco di Palermo, che in un comunicato durissimo dà di fatto il benservito a tutti, dopo la mancato firma dell'accordo e il tumultuoso lunedì, con i sindacati spaccati in due e la cassa integrazione in deroga (in scadenza il 31 dicembre) rinviata, o forse sfumata. Il primo cittadino ha inviato ai liquidatori della Gesip una nota nella quale li invita a procedere conseguentemente al verbale di mancato accordo "con decorrenza dal 1 gennaio 2014". "Fino ad allora- scrive però Orlando ai liquidatori - vi invito a cercare di mettere in sicurezza i lavoratori tramite l'accesso alla CIG in deroga, anche in presenza della mancata adesione dei sindacati al Piano proposto dal Comune". Dunque, tecnicamente una speranza ancora c'è per tutti, ma stavolta sembra proprio che il sindaco sia deciso a prendere la linea dura con tutti.


Sul piatto del mancato accordo ci altri sei mesi di cassa integrazione, ma con dei vincoli ben prestabiliti. Vincoli che a qualcuno non sono piaciuti e continuano a non piacere, tanto da non volere firmare l’accordo. E proprio questo rifiuto da parte di qualche sigla sindacale blocca il tutto, perché da Roma erano stati perentori su questo: o si firma tutti o non se ne fa niente. I nodi sono principalmente due: i circa 400 esuberi dal personale, operai che secondo l’accordo sarebbero “esodati” con degli incentivi, e un “bonus” di 300 euro al mese per i dipendenti che alcune sigle vorrebbero mettere nero su bianco. In più c’è la questione prepensionamenti: per il 2014 ne sono previsti 400, ma non si conoscono i tempi certi, e questo è un bel problema per il Comune, che spera in una proroga da Roma anche dopo giugno (anche se il Ministero avrebbe fatto sapere che da luglio la palla passerà all’amministrazione e solo a lei). Per non parlare dei lavoratori che dovrebbero essere piazzati in altre aziende municipali: chi andrà infatti guadagnerà di più rispetto agli altri, e c'è caos anche su questo. Che continuerà, almeno fino alla prossima puntata.


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