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Sindacati divisi, futuro di Gesip nel caos

Fallimentare l’incontro col Comune, spaccatura delle sigle sui vincoli imposti dal piano del governo. Manca l’accordo su esuberi, bonus, prepensionamenti e sul trattamento per i lavoratori che passerebbero alle municipalizzate

PALERMO. Più che stallo, si può definire caos. Quello che doveva essere un incontro risolutivo sulla Gesip, con l’agognata proroga della cassa integrazione (in scadenza il 31 dicembre) per gli operai, si è trasformato in un putiferio, con le sigle sindacali spaccate e in guerra tra di loro e con un futuro in questo momento a forma di punto interrogativo per i 1800 dipendenti dell’ex azienda municipalizzata.

L’amministrazione ha convocato tutti quanti ieri per un incontro, un’informativa, per spiegare e chiarire la situazione una volta per tutte. Sul tavolo c’era il piano del Comune, approvato dal Ministero dello Sviluppo. Piano di cui di discute ormai da tempo. Sul piatto altri sei mesi di cassa integrazione, ma con dei vincoli ben prestabiliti. Vincoli che a qualcuno non sono piaciuti e continuano a non piacere, tanto da non volere firmare l’accordo. E proprio questo rifiuto da parte di qualche sigla sindacale blocca il tutto, perché da Roma erano stati perentori su questo: o si firma tutti o non se ne fa niente.

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