PALERMO. Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha annunciato che invierà una lettera al premier Letta e al segretario del Pd Matteo Renzi per sollecitare un intervento nei confronti di Finmeccanica, azienda di Stato, perché la controllata AnsaldoBreda non scorpori dal gruppo la fabbrica di Carini, evitando così la dismissione o la chiusura, mettendo a rischio il posto di lavoro di 153 operai.
Crocetta ha preso l'impegno con i delegati di Fim, Fiom e Uilm incontrandoli, stamattina, davanti ai cancelli dello stabilimento e sposando la linea dei sindacati dei metalmeccanici anche in vista dell'incontro programmato al ministero per lo Sviluppo a metà gennaio. La fabbrica al momento è chiusa e il personale in ferie; la ripresa è prevista il 7 gennaio, giorno in cui dovrebbe scattare la cassa integrazione per 147 dei 153 operai per un periodo di 13 settimane, provvedimento questo non condiviso dai sindacati che non hanno firmato alcun accordo.
Il governatore avrebbe voluto visitare l'impianto per verificare di persona le condizioni di lavoro all'interno dell'unico capannone dove gli operai si occupano del revamping di carrozze ferroviarie, ma i dirigenti dello stabilimento hanno respinto la richiesta fatta dai delegati, vietando l'ingresso.
Di fronte al diniego, il presidente della Regione ha annunciato imminenti iniziative. Crocetta ha anche avuto un colloquio telefonico con il leader della Fiom, Maurizio Landini, confermandogli che il governo della Regione è a fianco dei lavoratori e che difenderà il mantenimento e il rilancio della fabbrica.
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