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Palermo, impianti sportivi più cari? Raccolte 5 mila firme per il no

Avviata una petizione contro la proposta della giunta comunale. Il consigliere del Pd Filoramo: «Delibera anacronistica»

PALERMO. Aumenti alle tariffe degli impianti sportivi? No, grazie. Società sportive, atleti amatoriali, ma anche le mamme delle migliaia di bambini che frequentano le strutture comunali: la città si ribella alla delibera sui rincari appena annunciati. Nasce così una petizione per stroncare il provvedimento. Sono già quasi cinquemila le firme raccolte nelle postazioni che si trovano in alcune delle strutture sportive della città.
Una rivoluzione, quella che prevede i rincari, che ancora deve passare comunque dal sì del consiglio comunale. «Tocca sempre a noi pagare», dicono in coro le mamme, mentre le società sportive annunciano che il nuovo regolamento potrebbe far suonare il de profundis sulle attività sportive a Palermo, città candidata a capitale europea dello sport per il 2016.
Tra i promotori della petizione c’è anche Rosario Filoramo, consigliere comunale (Pd): «La delibera – spiega - è anacronistica e ingiustificata. Gli impianti sportivi vanno a fuoco e cadono a pezzi, restano chiusi a causa della carenza del personale tecnico e ausiliario e la Giunta decide di aumentare le tariffe per l'accesso di pubblico e associazioni, toccando un nervo scoperto nelle famiglie, costrette ora ad abbandonare la pratica sportiva per loro e per i loro figli».
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