PALERMO. La corte d'appello di Palermo ha confermato la condanna a 20 anni e 6 mesi di carcere inflitta in primo grado all'architetto Giuseppe Liga, capomafia del quartiere palermitano di San Lorenzo. Era accusato di associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni. Liga, secondo l'accusa, sarebbe subentrato alla guida del mandamento dopo l'arresto dei boss storici Salvatore e Sandro Lo Piccolo. L'imputato era indicato nei pizzini trovati nel covo dei Lo Piccolo col numero 013. Iscritto dal 1978 nell'albo degli architetti, è un professionista molto conosciuto a Palermo anche per la sua passione per la politica e i suoi rapporti istituzionali. Per otto anni, dal 1989 al 1997, è stato infatti il segretario
nazionale del Mcl, il Movimento Cristiano Lavoratori.
Caricamento commenti
Commenta la notizia