BLUFI. Angelo Porcello questa mattina nel corso dell'interrogatorio davanti al Gip di Termini Imerese ha confessato di avere assassinato Giuseppina Jacona, la farmacista di Blufi, 79 anni morta nel corso di una rapina giovedì scorso. Oggi pomeriggio è stata eseguita l'autopsia dal medico legale Roberto Guarino nel reparto del Policlinico. È stato confermato che ad uccidere la farmacista è stato un colpo di coltello alla gola. È stata riscontrata anche una seconda ferita allo zigomo.
Porcello, arrestato dopo il delitto, era conosciuto come un soggetto «a rischio». Era stato più volte in carcere per vari episodi criminali, aveva scontato molti anni di carcere. Due anni fa era tornato in paese. Il sindaco lo aveva inserito in un progetto di reinserimento impiegandolo in lavori di servizio civico. Ne ricavava un reddito di 450 euro al mese, poi ridotti a 250. Ad agosto Porcello era stato di nuovo arrestato. Durante una perquisizione domiciliare i carabinieri avevano trovato 13 cartucce calibro 12 e un cellulare rubato. Era scattata l'accusa di detenzione di munizioni, ricettazione e anche di resistenza a pubblico ufficiale: si era scagliato contro un carabiniere che stava per scoprire le cartucce. E una veglia di preghiera e una fiaccolata per ricordare Giuseppina Jacona è stata organizzata a Blufi dalla parrocchia di Cristo Re e dal suo parroco Don Giuseppe Murè.
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