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Sgozzata a Palermo, la donna ha cercato di difendersi

PALERMO. Sono stati ascoltati per tutta la notte i tre fratelli e il compagno di Grazia Rosaria Quatrini, la donna, di 63 anni uccisa nel suo appartamento in via Tommaso Aversa nel quartiere Noce a Palermo. Gli agenti della squadra mobile sono ancora a caccia dell'assassino che avrebbe colpito la vittima con il collo di una bottiglia dopo una violenta colluttazione.

Il coltello da cucina trovato a fianco della vittima potrebbe essere stato utilizzato dalla donna per cercare di difendersi. E' sporco di sangue e, secondo gli inquirenti, potrebbero essere tracce ematiche dell'assassino.

Tutte ipotesi a cui dovranno dare risposte gli agenti della scientifica che ieri per oltre cinque ore hanno passato al setaccio l'appartamento al primo piano per cercare tracce e impronte dell'omicida. La Quatrini abusava di alcool e psicofarmaci, come hanno confermato i rilievi degli agenti.

AUTOPSIA: UCCISA CON BOTTIGLIA ROTTA L'autopsia effettuata oggi  pomeriggio sul cadavere di Grazia Rosaria Quatrini, ha confermato i sospetti degli investigatori: la donna trovata morta ieri nella sua casa a Palermo è stata uccisa con il collo di una bottiglia rotta.   L'assassino le ha reciso la gola e durante una colluttazione l'ha colpita con un oggetto che non è stato ancora trovato.

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