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Libri, infrastrutture e trasporti: studenti in corteo paralizzano Palermo

Migliaia di studenti con i loro cortei provenienti dalle diverse scuole della città hanno paralizzato il traffico cittadino per confluire al concentramento di Piazza Politeama

PALERMO. Dopo i 5000 studenti scesi in piazza per il primo corteo studentesco del  4 ottobre e le migliaia a Roma del 19, segue l'importante appuntamento  di piazza di oggi che si inscrive all'interno di una manifestazione  nazionale degli studenti che esprime dissenso alle politiche di  austerity e porta in piazza le seguenti rivendicazioni : libri di testo  a costo zero, una manutenzione straordinaria degli edifici scolastici,  trasporti gratuiti,contro le politiche di austerity del governo Letta.  Mentre nei palazzi i partiti giocano a spartirsi il potere, come sempre  a pagare le spese di questo difficile momento economico sono le  componenti sociali più deboli del paese, in primis, noi studenti.  Cambiano i governi, cambiano i colori che popolano il teatrino del  parlamento, ma la strategia con cui vogliono risolvere questa crisi  rimane un'austerità che in maniera sempre più inevitabile sta  stravolgendo la vita delle nostre famiglie. Figli di precari, siamo noi  stessi precari. Si parla di ripresa economica ma guardandoci intorno  non vediamo altro che una precarietà sempre più dilagante, la sempre più  grande difficoltà di far fronte a quelle spese, come il carolibri, il  carotrasporti o le tasse scolastiche, che la quotidianità impone alle  nostre famiglie. "Non sottostiamo più alle politiche di lacrime e sangue che questo  governo continua a propinarci!- afferma a gran voce Max Falcone – siamo  scesi nuovamente in piazza in migliaia- continua il portavoce del  coordinamento degli studenti medi Palermo - per affermare il nostro  diritto a vivere nella nostra terra immaginando un futuro qui' senza  essere costretti ad emigrare come tanti nostri coetanei sono costretti a  fare per trovare un lavoro o per studiare dignitosamente. Ma i politici  continuano a ignorare queste richieste e a giocare con le nostre vite ed  il nostro futuro. Da questa manifestazione parte un avviso chiaro al  governo : i giovani e gli studenti Palermitani non sono piu' disposti ad  accettare promesse: se oggi partiamo con assediare i palazzi del potere,  dalla prossima settimana occuperemo le scuole.Risulta importante per il  movimento costituire percorsi di lotta partendo dall'interno delle  scuole per creare una soggettività, una coscienza comune per mezzo di  pratiche come la riappropriazione degli spazi, ripartire dall'ambiente  di cui meglio conosciamo meccanismi e dinamiche e nel quale spendiamo la  maggior parte della nostra vita senza commettere l'errore di chiuderci  in esso ma di farlo direttamente nostro.

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