PALERMO. Sono stati restituiti alla famiglia, e traslati nella tomba, i resti di Salvatore Giuliano. Era la stata la procura di Palermo a riesumare la salma, il 28 ottobre di tre anni fa, nel corso dell'inchiesta sulla morte del bandito di Montelepre, ucciso in circostanze mai chiarite a Castelvetrano (Trapani) il 5 luglio 1950. La tomba di Giuliano si trova in una cappella gentilizia del cimitero di Montelepre. Le indagini sulla misteriosa morte di Giuliano furono riaperte dall'allora procuratore aggiunto Antonio Ingroia - in seguito all'esposto dello storico Giuseppe Casarrubea, il quale aveva ipotizzato che la tomba custodisse il cadavere di un'altra persona - e poi archiviate dal gip Giuliano Castiglia. L'esame del Dna - eseguito dal biologo Renato Biondo e da Francesco De Stefano, direttore del dipartimento di Medicina legale dell'Università di Genova - dimostrò che il profilo genetico di Giuliano era compatibile con quello del nipote Giuseppe Sciortino, figlio della sorella del bandito, Mariannina. Intanto, la desecretazione degli atti sulla strage di Portella della Ginestra del primo maggio '47, prevista nel 2016, potrebbe fornire elementi per comprendere uno dei misteri dell'Italia repubblicana.
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