PALERMO. I 122 milioni di euro della Tares che il Comune dovrà stanziare per il contratto di servizio del 2014 della Rap, la società subentrata ad Amia ed Amiaesseme nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo, secondo i sindacati, sarebbero insufficienti ad assicurare lo svolgimento dei servizi, svolti in passato dalle due società fallite. Stando al budget per il 2014 della neonata azienda (che a breve potrebbe siglare con la curatela fallimentare di Amia il contratto di cessione per l'acquisto di entrambe le società), fornite ai rappresentanti dei lavoratori nell'incontro di questo pomeriggio negli uffici della Rap in piazzetta Cariroli, ci sarebbe un buco tra spese e ricavi di circa 11 milioni di euro e dunque servirebbero maggiori risorse. I sindacati chiedono in tempi stretti un incontro con il sindaco Leoluca Orlando e uno con la curatela fallimentare per discutere della cessione delle due aziende. «Durante la riunione - dice Dioniso Giordano della Cisl a - non è stato presentato ancora il piano industriale della Rap, ma sono state illustrate previsioni di ricavi per 119 milioni di euro a fronte di costi per il 2014 per circa 130 mln. Chiediamo al sindaco di rispettare gli impegni assunti e quindi stanziare più somme per il servizio di manutenzione delle strade e definire il passaggio dei 175 dipendenti che per Rap si occupano di pulizia delle cadioie all'Amap. Questi due elementi potrebbero consentire alla società di funzionare, salvo poi ragionare della riorganizzazione del personale per renderlo più produttivo». «Alla curatela - prosegue - chiediamo di chiudere la partita su Tfr, tredicesima e quattordicesima mensilità, che spettano ai dipendenti così come ferie maturate e non godute e definire il contratto di cessione».
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