PALERMO. Le 16 famiglie senza casa sgomberate dallo stabile di via Calvi nei giorni scorsi, dopo essersi accampate per 3 giorni e 3 notti di fronte a palazzo delle Aquile, hanno deciso di occupare uno stabile abbandonato da tanti anni in piazza Verdi di proprietà della curia.
Afferma Emiliano Spera, portavoce dei Centri sociali anomalia ed ExKarcere: «in questo modo le famiglie hanno temporaneamente risolto il problema perché con questo atto si evita ai bambini di dormire in strada. Forse la legalità professata dal sindaco Leoluca Orlando consiste nell'abbandonare le famiglie in strada e lasciarle dormire per 3 notti insieme ai loro figli sul pavimento di piazza Pretoria senza nemmeno incontrarle. Noi preferiamo che dormano sotto un tetto di uno stabile abbandonato che in questo momento torna ad avere un uso sociale».
«Adesso - aggiunge - visto che il sindaco e la sua giunta si sono dimostrati incapaci di affrontare e risolvere l'emergenza abitativa - chiediamo al signor prefetto di emettere un provvedimento di blocco immediato e a tempo indeterminato degli sfratti e degli sgomberi di stabili pubblici e privati nella città di Palermo».
«In questi giorni gli operatori e gli uffici del servizio sociale sono stati a disposizione h24 delle famiglie sgomberate da via Calvi, come di tutte le famiglie che quotidianamente avanzano richieste di assistenza. Purtroppo però nessuna di queste famiglie ha scelto di contattare gli uffici dell'emergenza sociale, preferendo continuare a chiedere incontri con il livello politico dell'Amministrazione». Lo afferma l'assessore comunale agli interventi abitativi Agnese Ciulla. «L'unica famiglia che secondo indicazione delle forze dell'ordine avrebbe avuto necessità e diritto ad una sistemazione d'emergenza, ha rifiutato qualsiasi forma di assistenza - aggiunge - I servizi dell'emergenza sono sempre attivi e pronti ad accogliere chiunque abbia diritto, ma, come ha già detto il Sindaco, non saranno le occupazioni a permettere di scavalcare regolamenti e norme per quanto riguarda la casa».
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