PALERMO. L'organizzazione che gestiva la tratta dei minori composta da quattro persone, tra le quali l'ex campionessa olimpionica che ha vinto nella vela il bronzo a Seul nel 1988 Larysa Moskalenko, aveva base a Capaci in provincia di Palermo. Le famiglie per recuperare il loro bambino rapito erano disposte a pagare anche 200 mila euro. La banda avrebbe avuto sedi in mezzo mondo che sfruttava la Sicilia per la sua vicinanza con l'Africa. Dal paese in provincia di Palermo è scattata un'inchiesta che si estende dal Maghreb al Nord Europa, passando per i paesi dell'Est. Gli arrestati sono tre stranieri e un palermitano. Moskalenko, nata in Ucraina, trasferitasi a Palermo ormai da oltre vent'anni è imprenditrice nel settore charterismo nautico. Nel corso delle intercettazioni i carabinieri hanno ricostruito l'organizzazione e il ruolo giocato dalla Larysa Moskalenko che oltre ad essere la compagna del titolare dell'albergo gestisce un'agenzia di noleggio di barche di lusso. Sarebbe stata lei a mettere a disposizione imbarcazioni e skipper per la tratta dei minori.