PALERMO. La terza sezione del Tribunale di Palermo ha condannato a sei anni Salvatore lo Cricchio e a quattro anni e mezzo Paolo Faraone per intestazione fittizia aggravata dall'aver agevolato la mafia. È stato dichiarato invece prescritto il reato di intestazione fittizia semplice per il figlio di Lo Cricchio, Pietro. Lo Cricchio junior e Faraone erano accusati di essersi intestati beni che in realtà sarebbero appartenuti a Lo Cricchio padre, considerato vicino a Nicola Di Trapani, reggente del mandamento di Resuttana dopo la morte del padre, Francesco Di Trapani. Salvatore Lo Cricchio è già stato condannato per associazione mafiosa, e la sentenza è definitiva. Lo Cricchio senior e Faraone si sarebbero fittiziamente intestati un ristorante e un negozio di abbigliamento a Terni che in realtà appartenevano alle cosche palermitane.
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