PALERMO. Il gup di Palermo Nicola Aiello ha condannato a quattro anni di carcere Giovanni Vitale, soprannominato «Giovanni u panda», per tentata estorsione in concorso, aggravata dai metodi mafiosi, ai danni di un imprenditore nel settore della ristorazione e discoteche.
Il processo parte da un'indagine del pm Annamaria Picozzi dopo la denuncia dell'imprenditore. Le richieste di pizzo risalgono a maggio del 2011.
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