
PALERMO. Cambia la strategia organizzativa dell'amministrazione comunale a seguito delle due alluvioni che hanno colpito Palermo a pochi giorni di distanza e che hanno mandato in crisi la città.
Nel piano del sindaco, Leoluca Orlando, come riportato oggi nelle pagine del Giornale di Sicilia in edicola, sono previste innanzitutto la nascita di una "unità di crisi e coordinamento" insieme alla modifica del regolamento della Protezione civile.
L’unità di crisi - che deve essere sempre pronta per guidare gli interventi nelle zone più colpite della città - è composta dal dirigente del servizio di protezione civile (Salvatore Badagliacca), dal capo dei vigili urbani ( Vincenzo Messina) e dal dirigente del Coime e del cantiere comunale (Francesco Teriaca). In caso di emergenza l’unità deve «avvertire il sindaco e l’assessore delegato e se la dimensione dell’evento lo richiede dichiara lo stato di allarme informando la prefettura e il presidente della Regione».
Contemporaneamente, scrive ancora il quotidiano, verranno allertati anche il segretario generale per verificare la legittimità degli atti, il ragioniere generale per reperire eventuali risorse economiche e il centro operativo comunale. Quest’ultimo è composto da nove gruppi che si occupano di: pianificazione, sanità, assistenza sociale e veterinaria, volontariato, materiali e mezzi, servizi essenziali e attività scolastiche, censimento danni a persone o cose, strutture operative locali, telecomunicazione e assistenza alla popolazione.
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