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Palermo, l'Inps denuncia: "Sistema previdenziale a rischio"

PALERMO. I lavoratori dell’Inps di Palermo hanno tenuto un’assemblea del personale con chiusura dell’accesso all’utenza per discutere e successivamente portare a conoscenza dell’opinione pubblica il quadro di un sistema previdenziale a rischio. Per il biennio 2013-2014 sulla base della Legge di Stabilità 2012 è stato previsto un taglio di oltre il 10% del personale, e il rientro, presso le amministrazioni di provenienza, di un ulteriore 5% circa di unità attualmente in comando, a fronte di una richiesta crescente di prestazioni.

Le sigle sindacali denunciano inoltre l’ipotesi concreta di un consistente taglio delle retribuzioni il cui rinnovo non avviene dal 2009. Contro queste misure, considerate non solo punitive per i lavoratori ma soprattutto lesive dei servizi all’utenza, le organizzazioni sindacali sottolineano i persistenti sprechi come contratti per consulenze, esternalizzazioni tecniche e incarichi dirigenziali, con aggravio inevitabile della spesa pubblica. Domani prevista una giornata di sciopero nazionale.

“L'Assemblea – comunica Giorgia Miceli in rappresentanza dei lavoratori - ha approvato un documento di lotta e sosterrà tutte le iniziative di protesta indette dalle sigle sindacali comprese eventuali Occupazioni ad oltranza delle Sedi fino a quando non verranno trovate soluzioni alternative ai tagli degli organici e delle retribuzioni, tagli con i quali sono a rischio il livello qualitativo e quantitativo dei servizi, prime fra tutte le prestazioni a sostegno del reddito dei precari del settore privato e pubblico”.

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