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Rifiuti a Palermo, comincia l’era della Rap: addio all’Amia

I rappresentanti del Comune in tribunale fino a tarda sera per la firma sul contratto di affitto. Orlando: "Saranno garantiti i livelli occupazionali"

PALERMO. Comincia l’era della Rap (Risorse ambientali Palermo), la nuova società che prende il posto della decottissima Amia. Fino a tarda sera i vertici della società, con i rappresentanti dell’amministrazione, erano in tribunale per la firma sul contratto di affitto. Soluzione proposta dal sindaco e che ha incontrato il benestare del giudice delegato del tribunale fallimentare, dato che la gara per la vendita (scadeva ieri) è andata deserta. Ieri il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in conferenza a Palazzo Galletti, ha presentato i componenti del Cda e del collegio sindacale della nuova società, che subentrerà ad Amia, l'ex partecipata dichiarata fallita insieme alla collegata Amiessemme, che gestiva il servizio di raccolta dei rifiuti in città. "La delibera del consiglio comunale del 12 luglio, consente l'affitto con impegno a comprare le aziende fallite, facendo nascere un'unica azienda, Risorse ambiente Palermo, che garantisca i livelli occupazionali ed efficienza dei servizi. L'amministrazione intende fare durare l'affitto il meno possibile, meno cioè della durata prevista dal contratto (6 mesi) - prosegue-  chiederemo con forza alla curatela di farci entrare nella proprietà dell'azienda prima dei sei mesi". Il sindaco ha anche sottolineato, che venerdì l'amministrazione comunale incontrerà i sindacati. A questo incontro seguirà lunedì la riunione tra il presidente del Cda di Rap, Sergio Marino e i rappresentanti dei lavoratori. Orlando ha sottolineato che andrà stipulato "un nuovo contratto aziendale" per gli oltre 2000 dipendenti di Amia e Amiaessemme. "Bisognerà procedere a una nuova organizzazione - ha aggiunto - e un nuovo contratto collettivo aziendale d'intesa con le organizzazioni dei lavoratori, dunque sarà oggetto di trattativa con le sigle sindacali".

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