
PALERMO. «Tanti percorsi che tendono verso una stessa direzione»: è così che Rita Borsellino definisce la pluralità di eventi con cui Palermo quest'anno commemorerà la strage di via D’Amelio.
Sono passati ventuno anni dal sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta. «Segno che il ricordo sta diventando memoria - prosegue la sorella, europarlamentare -. Ma dobbiamo sempre alimentare questa fiamma, per mantenerla viva e operante, in modo da pretendere giustizia e verità. Non si può pensare che Paolo può essere ricordato un solo giorno all'anno». Ed è proprio con un'intervista «al contrario» che si entrerà nel clou delle manifestazioni del 19 luglio, che sono iniziate ieri sera con una lettura alla biblioteca di Casa Professa di testi di Franco Saldati a quarant'anni dal suo debutto teatrale. Questo pomeriggio, a Villa Niscemi, la Borsellino intervisterà i giornalisti, ponendo le domande, ancora senza risposta dopo anni di processi, a Lirio Abbate, dell'Espresso, Giuseppe Lo Bianco del Fatto Quotidiano, Francesco La Licata de La Stampa, e Anna Petrozzi dell'AntimafiaDuemila. E, poi, il sit-in davanti al Palazzo di Giustizia, con il corteo che partirà alle 19 e arriverà alla facoltà di Giurisprudenza in via Maqueda. A seguire, un incontro con interventi, tra gli altri, di Salvatore Borsellino e Antonio Ingroia. Alle 21.30, invece, la veglia in via D'Amelio, durante la quale saranno diverse le testimonianze di chi ha avuto il «coraggio di scegliere», come il giudice Salvatore Vella, della procura di Agrigento, e il senatore Roberto Conciancich. Infine, la messa, aspettando la mezzanotte del 19 luglio.
La via D'Amelio sarà al centro degli eventi che si svolgeranno domani. Tutte le generazioni saranno coinvolte, anche - e soprattutto - bambini e ragazzi che nel 1992 non erano ancora nati o erano troppo piccoli per ricordare. Alle 12, nel frattempo, l'Associazione nazionale magistrati del distretto organizza un incontro nell'aula magna della corte d'Appello, per onorare Paolo Borsellino attraverso la memoria di chi ha avuto modo di conoscerlo. Poi, si torna sulla scena dell'esplosione. Alle 16.58 il minuto di silenzio. Poi, dopo le note dell'inno di Mameli, verranno declamati versi dedicati al giudice assassinato dalla mafia. E in via D'Amelio confluiranno le migliaia di persone previste per la diciassettesima edizione della fiaccolata organizzata dal Forum XIX Luglio, che vedrà la partecipazione di una quarantina di associazioni. «Segno che la manifestazione - spiega il responsabile, Davide Gentile - nel tempo ha subito un sostanziale cambiamento. Non è più un'espressione dei giovani di destra, ma appartiene, ormai, all'intera città. Anzi, saranno in molti ad arrivare a Palermo da diverse parti dell'Italia». Domani sera, ci saranno anche gli interventi di Sabina Guzzanti, Vauro e Marco Travaglio. Mentre sabato, dopo la consueta partita di calcetto tra Magistrati e Agende Rosse al Centro Educativo Ignaziano, si farà tappa in via Vetriera, «la via di Paolo. Ognuno ha voluto dare il suo personale contributo - sottolinea Rita Borsellino - secondo la propria sensibilità e la propria esperienza di vita. Un segnale importante, al di là di ogni polemica, che testimonia il sentimento di vicinanza di tante persone. Ma niente sfilate strumentali da parte di politici», avverte.
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