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Le immagini sulla Cattedrale al Festino, il Comune: rappresentano le diversità di Palermo

"Lo spettacolo di ieri sera è stato nel suo complesso un modo per narrare la città, una festa per raccontarne le tante parti, rappresentare i tanti tasselli del mosaico che la compongono. Una festa che è stata lo specchio di una città fatta di tante ricchezze, diversità e anime che convivono pacificamente.   Così come abbiamo visto il futuro nei 300 bambini del centro Santa Chiara con la pelle dei colori più diversi ma uniti e felici di esserlo, così come nel donare a quei bambini la fascia di Sindaco abbiamo visto il futuro, altrettanto abbiamo visto nella rappresentazione delle tante anime che compongono Palermo, nessuna esclusa.  Una città che assume a proprio simbolo Padre Puglisi che ha sfilato sul Carro e sul Carro resterà con la Santa nel sagrato della Cattedrale durante il prossimo anno. Una città che nelle sue tante e diverse anime convive pacificamente e si arricchisce.  Il brano letto alla Cattedrale, trenta minuti di testi musicali e poetici che, tutti insieme, esortavano verso l'amore e in particolare verso l'amore e l'attenzione per il prossimo, è stato accompagnato da circa seimila immagini.  «'Na cuosa sulamienti 'un t'ha a scurdari: ca quannu po' aiutari un omu o un cani, 'sta vota 'un 'o po' riri: ma sì, RUMANI!»  Così concludeva il testo poetico di Pippo Montedoro. E ancora: "Sono pure io Palermo", ha cantato Olivia Sellerio nel suo inno a Rosalia.  Sono concetti semplici, e semplicemente si è scelto di accompagnarli con immagini che narrano la città acriticamente, con ammirazione verso la bellezza data dalla diversità e dal molteplice, tutti in un unico corpus d'immagini da cui non è giusto nè legittimo estrapolarne una e una sola." Queste le dichiarazioni del sindaco Orlando e dell’assessore Francesco Giambrone.

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