
PALERMO. All'interno del gruppo, le posizioni di vertice erano occupate da Giuseppe Anzalone, di 34 anni, Mario Gebbia, di 36 e Marco Aiello, di 23, tutti capaci di programmare decine di assalti reclutando numerosi complici nel "sottobosco" della criminalita' palermitana.
I tre, a cui il gip Michele Alajmo ha concesso i domiciliari, erano gia' stati arrestati dalla polizia per una serie di colpi violenti che tra il 2010 e il 2011 avevano destato grosso allarme sociale. Anzalone ad esempio, è già ai domiciliari per l'assalto alla gioielleria "La Piana" di via Mariano Stabile, messo a segno il 23 settembre 2010. In quel caso il bottino fu di circa 70.000 euro in gioielli e preziosi. Anche Gebbia è agli arresti in casa per una rapina in gioielleria - la piu' grossa tra quelle ricostruite finora - compiuta il 10 giugno 2011 a Palma di Montechiaro e con un bottino di ben 700.000 euro. Aiello, infine, aveva partecipato al colpo piu' violento, quello messo a segno il 30 dicembre 2011 alla gioielleria "Sasso" di piazza Tommaso Natale. In quest'ultima circostanza furono portati via 200.000 euro in gioielli e preziosi e durante l'assalto fu esploso pure un colpo di pistola che sfiorò il titolare dell'esercizio.
Dopo l'arresto tutti e tre hanno deciso di parlare decine di colpi e incastrando i complici, che stanotte sono stati arrestati dalla polizia.
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