
PALERMO. Un cancello rosso, il monumento del nuoto è là davanti. Il tempo di varcare la soglia d’ingresso, che una voce richiama all’ordine. «Non si può entrare, la piscina per ora è chiusa al pubblico». Passi veloci che diventano brevi. Ma arriva il dietrofront. «Oggi che giorno è?». Pausa, silenzi. «Sì, si può entrare. E poi sono le 16. Mi scusi, è che qua cambiano gli orari ogni giorno e non ci dicono niente». È un pomeriggio qualunque nella piscina olimpica «Garajo» di viale del Fante. Stanca, vecchia, sul punto di cedere, ma inossidabile. «Può entrare, però dall’esterno», continua la voce di prima.
Fuori c’è il deserto. Un paio di transenne gialle, una striscia bianco e rossa che protegge due colonne («Lavori di messa in sicurezza», precisano). Ingresso alternativo. Poca gente, sporadiche bracciate nella piscina scoperta. C’è caldo, la vasca interna è off limits per un’esibizione di nuoto sincronizzato. Dentro, gli spogliatoi (un nome, un presagio) sono spogli. Nel senso che non c’è nulla. Si lavora, ma chi lavora non c’è. Quelli femminili saranno pronti entro fine luglio. Gli interventi sono ad opera di una ditta esterna, di Catania. Si lavora sulla pavimentazione, tinteggiatura. Bagni, docce. Ancora visibili graffiti sugli armadietti. Va un po’ meglio negli spogliatoi maschili. Qua serviranno soli pochi ritocchi (la tinteggiatura delle pareti).
Operazioni all’ombra. Fuori si nuota. Giovani e meno giovani sbracciano nella scoperta: 1,55 euro per l’ingresso. Un bagnino del Comune ci fa da guida: «Gli uomini Gesip? Sono 15 ma per ora sono sospesi...». Da due settimane un paio di container grigi sono usati a mo’ di spogliatoi. Una scatola di lamiera che però non piace a nessuno. Un cartello segnala che c’è il «pavimento scivoloso». «Qua dentro siamo a rischio vita - attacca Erminia Scaglia -. I dispenser del sapone e i distributori di carta completamente distrutti. Prese e sportellini della luce e dell’acqua scoperti, muffa sulle pareti, problemi di equilibrio per spogliarti e rivestirti, e porte sradicate». Il popolo della piscina si riversa in massa la mattina. Di pomeriggio le vasche si svuotano. Soliti orari: 8-19.45 per la scoperta e 8-20.45 per la coperta. L’impianto resterà aperto per tutta la estate.
Da fuori fa ancora più impressione. Mattonelle rotte, vetri opachi, pareti scrostate. Il giardino-terrazza è spelacchiato. Un giorno potrebbe diventare un prato all’inglese. Chissà. Intanto arrivano forze nuove. Tre bagnini in più. «Prima erano sei, ora con un lavoro pazzesco abbiamo aumentato le unità - ammette Cesare Lapiana, assessore comunale allo Sport -. Stiamo tornando alla normalità, sfruttando anche il minor afflusso di utenti». In attesa dell’autunno, quando la piscina scoppierà. Di salute?
Caricamento commenti
Commenta la notizia