
PALERMO. Il tribunale di Palermo ha respinto per la seconda volta l'istanza di fallimento della società - interamente partecipata dal Comune. La Gesip, che si occupa di cura del verde, custodia, pulizia e altri servizi, occupa 1.800 persone attualmente retribuite circa 900 euro al mese per 20 ore settimanali.
La notizia ha messo in fibrillazione i sindacati, che adesso chiedono le dimissioni del liquidatore Carlo Catalano. Intanto, la Uiltucs sottolinea che «la decisione del tribunale ribadisce quanto da noi detto: le aziende di diritto privato, che non sono commerciali, non possono fallire. Adesso attendiamo l'incontro con la Regione e il Comune per garantire la proroga della cassa integrazione fino al 31 dicembre e studiare un piano di riordino per tutte le partecipate».
Il mancato fallimento costringe la società a ripianare i debiti e le perdite pregresse, che dal 2010 al 2012 sono stati di circa 30 milioni.
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