
PALERMO. «Ti ricorderemo così con il tuo sorriso e con la tua voglia di vivere. Ciao Mirco sappiamo che sei qui con noi». Così uno dei colleghi che ha lavorato fianco a fianco con Mirco Vicari, l'agente della polizia municipale, trovato morto nel suo appartamento in via Scillato, ha voluto ricordare il collega alla fine della celebrazione. Un forte applauso è riecheggiato nella chiesa di San Giuseppe a Passo di Rigano a due passi dal comando di polizia municipale di via Dogali. La chiesa era gremita. A celebrare la funzione Don Filippo Sarullo, cappellano della polizia municipale. «Noi ricordiamo Mirco con la sua voglia di vivere con la sua serietà nel lavoro con l'amore per la vita». Tra i banchi i familiari e le istituzioni con in testa il sindaco Leoluca Orlando e il comandante della polizia Vincenzo Messina. Tantissimi i colleghi che lo hanno voluto ricordare.
«Non credo alle notizie del suicidio - dice uno di loro - Dobbiamo aspettare il proseguo delle indagini. Perchè si sarebbe ucciso? Era un ragazzone che amava la vita». In tanti pensano ai figli di 9 e 11 anni del vigile. «Staremo vicini a loro e cercheremo di fare ricordare il papà come un serio agente di polizia che amava il suo lavoro e lo rispettava - dice Nicola Scaglione segretario della Cisl per i dipendenti municipali - Questo quello che ha lasciato Mirco e questo l'immagine che dovrà restare nei suoi piccoli figli che amava più di ogni cosa al mondo». Il comandante della polizia municipale Vincenzo Messina ha ricordato «la perdita umana e professionale di un membro della famiglia della polizia municipale» e il sindaco Leoluca Orlando ha evidenziato «come la chiesa gremita sia la straordinaria testimonianza di affetto a Mirko ed alla polizia municipale». Rivolgendosi ai figli dell'agente il sindaco ha detto che «tra cinque anni, tra dieci anni vi ricorderete di questa giornata e di quanto vostro padre fosse amato e rispettato».
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