
PALERMO. Al suono dell'Inno di Mameli intonato dalla banda musicale dell'arma dei carabinieri si è svolto questa mattina in piazza Vittorio Veneto l'alza bandiera che ha aperto a Palermo le celebrazioni per il 67esimo anniversario della proclamazione della Repubblica. Dopo la deposizione di una corona di fiori in omaggio ai caduti il prefetto di Palermo, Umberto Postiglione ha letto il messaggio del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
«È giusto - ha scritto il presidente della Repubblica - che in questa giornata del 2 giugno l'Italia dia di sè un'immagine di dignità, di consapevolezza, di volontà costruttiva. Viviamo
con profonda preoccupazione il protrarsi e l'aggravarsi della recessione, la crisi diffusa, in molti casi drammatica, delle imprese e del lavoro. Ma diciamo a noi stessi, come all'Europa e
al mondo, che a queste difficoltà non ci pieghiamo, che vi reagiamo convinti di poterle superare». Alla cerimonia sono intervenuti anche il sindaco Leoluca Orlando, il questore Nicola Zito e l'arcivescovo Paolo Romeo. Intanto il Comune di Palermo ha dedicato la festa della Repubblica alle donne siciliane e ha scelto come simbolo «dell'importanza e della necessità di promuovere le pari opportunità in città», una specie di Pioppo, il Populus Alba, che, le consigliere comunali hanno piantumato nel parco Uditore.
Successivamente in prefettura, si è tenuta la cerimonia per la consegna delle onorificenze dell'ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferite dal capo dello Stato. Sono state
consegnate cinque medaglie d'onore dedicate ai deportati nei lager nazisti.
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