PALERMO. La madre è morta da circa un anno. Ma dall'Inps arriva la raccomandata per comunicare che a breve verrà effettuata la visita domiciliare per l'assegno di accompagnamento. Protagonista della vicenda un palermitano che, dopo la raccomandata, si è visto arrivare sul cellulare un sms che informava i figli che i medici sarebbero venuti il 29 maggio per la visita ed accertare così le condizioni della pensionata. «Da cattolico credo nei miracoli; poi quando ho ricevuto l'sms era anche Santa Rita, la santa dei casi impossibili - racconta Giovanni Saccone - Ma il troppo è troppo. Ecco come funziona la macchina dell'assistenza ai cittadini. A distanza di un anno dalla presentazione della domanda di accompagnamento è arrivata la raccomandata per comunicarci l'arrivo della visita domiciliare». Dall'Inps dicono che «è possibile che la comunicazione non sia arrivata alla commissione sanitaria. Adesso è tutto controllato da un cervellone elettronico. Ci scusiamo per quanto provocato ai figli».
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