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Falcone, il corteo di studenti all'albero di via Notarbartolo

PALERMO. Dall'aula bunker e da via D'Amelio, salutati con applausi, cori, lenzuoli bianchi. Palermo per un giorno, ancora una volta il 23 maggio, grida la sua indignazione e la sua sofferenza, 21 anni dopo Capaci, quei mille chili di tritolo che uccisero Giovanni Falcone, Francesca Morviello e la sua scorta, ma che paradossalmente iniziò a demolire anche l'impero del male chiamato Cosa Nostra. Un corteo di migliaia di studenti giunti a
Palermo da tutta Italia per commemorare l'anniversario della Strage di Capaci.  Al grido «chi non salta mafioso è...» il corteo partito da via D'Amelio è arrivato in via Notarbartolo unendosi così agli studenti partiti dall'aula bunker. A metà corteo si sono uniti agli studenti Nando Dalla Chiesa e il direttore nazionale dell'agenzia dei beni confiscati
alla mafia, Giuseppe Caruso. La manifestazione giunge così al culmine con il ritrovo ai piedi dell'albero Falcone dove è stato celebrato il minuto di silenzio all'ora esatta della strage di
capaci, alle 17.58. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha letto i nomi delle vittime della strage di Capaci: Giovanni Falcone, la moglie Francesca e gli agenti Rocco Dicillo, Vito
Schifani e Antonio Montinaro. Alle 17.58 è stato intonato il silenzio.

Molti anche i ragazzi con la divisa da boy scout e non meno numerosi i bambini di origine africana o asiatica che manifestano con i loro compagni di scuola contro la mafia e per la legalità.  In testa al corteo bambini palermitani che gridano: «Palermo è nostra e non di cosa nostra». Gioiosa l'atmosfera con grande sventolio di palloncini bianchi, rossi e verdi. Nel tragitto fino all'Albero Falcone ci sono state delle soste del corteo nei luoghi dove ci sono state alcune delle vittime del terrorismo mafioso. In testa al corteo, in mezzo agli scolari più piccoli ci sono Maria Falcone, sorella del magistrato assassinato a Capaci, assieme al presidente della Camera Laura Boldrini ed al ministro per le Pari opportunità Josefa Idem. artito da via D'Amelio il corteo degli studenti organizzato dalla fondazione Giovanni e Francesca Falcone.

 Il corteo raggiungerà l'albero Falcone in via Notarbartolo rendendo omaggio durante il tragitto alle altre vittime della lotta alla mafia: i giudici Cesare Terranova, Rocco Chinnici e il procuratore della Repubblica Gaetano Costa, facendo tappa in via Rutelli, via Di Blasi e via Pipitone Federico. Alla testa del corteo l'euro parlamentare Rita Borsellino. Il corteo di studenti partito da via D'Amelio si è fermato in via Autonomia siciliana gridando «lenzuola, lenzuola». Alcuni condomini dei palazzi circostanti hanno aperto le finestre esponendo lenzuola bianche.

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