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Stop ai centri commerciali, ok del Comune ai Prusst

Sala delle Lapidi entro oggi doveva dare l'ok al provvedimento, che in origine prevedeva 111 progetti, poi ridotti a 45, con lo stop a centri commerciali e costruzioni in zone di verde agricolo. "L'approvazione dell'atto - dice il presidente della Commissione consiliare attività produttiva Paolo Caracausi - dà il via libera a investimenti importanti e risposte agli imprenditori palermitani. Abbiamo detto no a nuovi centri commerciali e non abbiamo intaccato il verde"

PALERMO. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il consiglio comunale di Palermo ha approvato a maggioranza la delibera sui Prusst. Sala delle Lapidi entro oggi doveva dare l'ok al provvedimento, che in origine prevedeva 111 progetti, poi ridotti a 45, con lo stop a centri commerciali e costruzioni in zone di verde agricolo.  «L'approvazione dell'atto - dice il presidente della Commissione consiliare attività produttiva Paolo Caracausi - dà il via libera a investimenti importanti e risposte agli imprenditori palermitani. Abbiamo detto no a nuovi centri commerciali e non abbiamo intaccato il verde. Adesso speriamo che i progetti approvati siano portati avanti e che si possano sviluppare nuovi posti di lavoro». Per il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando «l'aula ha dato ancora una volta dimostrazione di aver grande senso di responsabilita». «Questa delibera - ha aggiunto - era attesa da 7 anni, l'auspicio è che possa essere volano di sviluppo e occasione per nuovi posti di lavoro, oltre che una boccata di ossigeno in un momento delicato e di crisi economica». Il consigliere Antonella Monastra ha spiegato il suo voto contrario alla delibera «non come un no allo sviluppo e alla crescita della città ma un no al metodo con cui affronta il tema della riqualificazione urbana e dello sviluppo sostenibile. La delibera approvata - osserva - veniva spacciata come semplice localizzazione dei Prusst quando invece si tratta già di un atto programmatorio, che doveva prevedere preliminarmente l'avvio della Valutazione ambientase strategica (Vas). Inoltre i Prusst sono datati e non si inseriscono più oggi nella cornice programmatoria più generale già indicata nelle sue linee dalla Giunta per la redazione del prossimo piano regolatore».

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