
PALERMO. Il coltello scoperto a poca distanza dal corpo di Alessandro Porretto, lo psicolabile trovato morto venerdì nella zona di Acqua dei Corsari, a Palermo, non è l'arma del delitto. Lo ha accertato l'autopsia effettuata sul corpo che ha stabilito anche che l'uomo è morto a seguito delle coltellate inferte dall'assassino: 40. L'omicida ha poi infierito sulla vittima spaccandogli il cranio a colpi di pietra. L'autopsia ha confermato che la morte è stata provocata 36-24 ore prima del ritrovamento.
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