
PALERMO. Il cadavere di un uomo con ferite da arma da taglio e il cranio fracassato è stato trovato in via Messina Marine, a Palermo. Il corpo dell'uomo che dovrebbe avere tra i 35 e i 40 anni era a terra in una strada isolata a poca distanza dal 'Bar del Biviò, all'interno del «Teatro del sole», nel quartiere di Acqua dei Corsari. . I carabinieri, che hanno aperto un'indagine, non hanno ancora identificato il corpo e stanno accertando se si tratti dell'uomo con problemi mentali di cui i familiari avevano, nei giorni scorsi, denunciato la scomparsa. E' stato ucciso con 35 coltellate. L'assassino, dopo l'omicidio, avrebbe infierito sul corpo a colpi di pietra, spaccando la faccia della vittima che è irriconoscibile. A chiamare i carabinieri è stato un pescatore: il cadavere era riverso a terra in una stradina nella zona di Acqua dei Corsari in cui vengono buttati gli scarti del pesce. Gli inquirenti hanno convocato la sorella di uno psicolabile scomparso nei giorni scorsi per capire se si tratti di lui. L'indagine è coordinata dal pm Geri Ferrara.
IDENTIFCATA LA VITTIMA. È Alessandro Porretto, 36 anni, l'uomo assassinato con 35 coltellate a Palermo. Si tratta dello psicolabile di cui ieri era stata denunciata la scomparsa. A riconoscerlo è stata la sorella. La morte, secondo il medico legale risalirebbe a ieri. L'uomo era stato ricoverato all'ospedale Civico perchè affetto da disturbi della personalità. L'assassino l'ha prima accoltellato, poi ha infierito sul corpo fracassandogli in cranio a colpi di pietra. Il cadavere è stato trovato nell'area del Teatro del Sole, nel quartiere Acqua dei Corsari. Indagano i carabinieri coordinati dal Pm Geri Ferrara.
LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA. Sarà la Procura della Repubblica di Agrigento a valutare con un'inchiesta la fondatezza del contenuto dell'esposto dei familiari di Calogero Turco, 34 anni, deceduto il 23 novembre dello scorso anno dopo essersi recato in ospedale per un malore. I genitori della vittima, Gaetano Turco e Carmela Di Bella, infatti avevano presentato circa tre mesi fa, in gennaio, un denunci chiedendo di fare chiarezza ed ipotizzando un caso di malasanità. Dopo i primi accertamenti nelle scorse settimane, ma la notizia è trapelata solo adesso, la Procura della Repubblica di Agrigento ha fatto notificare i primi avvisi di garanzia al personale in servizio quando Calogero Turco si è recato in ospedale per le prime cure. L'emissione degli avvisi di garanzia benchè a tutela degli stessi destinatari di fatto ha sancito l'avvio di un'inchiesta giudiziaria dall'epilogo incerto visto che Turco era affetto da distrofia muscolare che gli avrebbe procurato ricorrenti crisi respiratorie e cardiache.
ERA IN CURA PSICHIATRICA. Stava seguendo una terapia a base di psicofarmaci Alessandro Porretto, l’uomo di 36 anni ucciso a coltellate nella zona di Acqua dei Corsari a Palermo. Secondo i primi accertamenti la vittima, che soffriva di schizofrenia ma non aveva mai avuto comportamenti violenti, il 24 aprile non si è presentato alla consueta visita al Policlinico, l'ospedale presso il quale era in cura. I medici hanno allora avvertito i parenti che hanno denunciato la scomparsa del familiare che, spesso, si allontanava da casa per lunghi periodi. La morte, secondo il medico legale, risalirebbe ad uno o due giorni fa. I carabinieri stanno interrogando i parenti di Porretto e le persone che occupano abusivamente alcune case fatiscenti vicine al Teatro del Sole, il luogo in cui il corpo è stato ritrovato. Un contributo alle indagini potrebbe arrivare anche dalle videocamere localizzate all'esterno di un bar che si trova a poca distanza dal luogo del delitto. La zona è frequentata, però, da numerose coppiette, quindi potrebbe essere difficile avere delle indicazioni precise sull'assassino dall'analisi delle immagini.
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