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Gesip, firmato a Roma l'accordo: i dipendenti tornano a lavoro

È stato firmato, presso il ministero del lavoro e alla presenza del ministro Elsa Fornero, il protocollo d'intesa fra stato, regione, comune e Inps

PALERMO. È stato firmato a Roma, presso il ministero del lavoro e alla presenza del ministro Elsa Fornero, il protocollo d'intesa fra stato, regione, comune e Inps per la ripresa del lavoro e dei servizi resi dai lavoratori ex Gesip. Per il Comune di Palermo erano presenti il Sindaco, il vicesindaco e l'assessore al bilancio, per la regione, il presidente e l'assessore alla famiglia, per l'inps il direttore generale.


DAL 2 MAGGIO 1800 AL LAVORO. Dopo mesi di proteste che hanno paralizzato Palermo, problemi di ordine pubblico, con i 1800 operai della Gesip senza paga, lavoro e ammortizzatori sociali dal primo gennaio di quest'anno, l'intesa raggiunta a Roma tra i governi nazionale e regionale, il Comune e l'Inps, è una boccata d'ossigeno.
L'accordo consente ai dipendenti della società partecipata dal Comune di Palermo, in liquidazione, che si occupa di servizi (cimiteriali, cura del verde, pulizia) di tornare al lavoro dal 2 maggio per 20 ore settimanali fino a dicembre prossimo, con una paga mensile di 900 euro nette a carico del Comune, che ha istituito un fondo ad hoc finanziandolo con 15 milioni di euro. La copertura assicurativa e previdenziale, invece, sarà a carico di Regione e Inps. L'accordo dà l'ok anche alla cassa integrazione in deroga per quattro mesi: da gennaio ad aprile 2013.
Una misura, quest'ultima, concessa in via straordinaria, e non senza polemiche, perché l'accordo di programma quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga per il 2013, siglato dalla Regione e dalle parti sociali, esclude i dipendenti di società ed enti pubblici dal paracadute sociale. Per consentire ai 1800 della Gesip di beneficiarne, infatti, è stato necessario modificarlo, in via del tutto straordinaria, e dopo un lungo braccio di ferro tra Comune, Regione e parti sociali, con strascichi e polemiche. Le perplessità, sul piano del Comune, che considerava la cig in deroga un elemento 'preliminare' e necessario per dare il via libera al progetto, riguardavano la possibilità di creare un precedente: consentire ai dipendenti della Gesip, infatti, di beneficiare della misura avrebbe potuto costituire un precedente per altre aziende pubbliche in crisi, anche a livello nazionale.

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