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Ex pip di Palermo, soldi solo per aprile

Scadute le agevolazioni statali: ora bisogna versare i contributi e così il denaro non basta più

PALERMO. L'unica certezza è che per restare al loro posto, con l'attuale contratto e orario di servizio, fino a dicembre occorrono 36 milioni di euro. I 12 milioni stanziati dalla Regione in esercizio provvisorio, infatti, basteranno agli oltre tremila lavoratori della Social Trinacria onlus (ex Pip) fino al 30 aprile. E per l'anno prossimo di milioni ne serviranno 54. Un aumento notevole, rispetto ai 36 milioni risultati sufficienti fino al 2012, perché a ottobre scadranno i benefici della legge 407 del 1990 e bisognerà pagare i contributi per tutti. A questo punto occorre capire cosa fare di quest'ibrido: gli ex Pip non sono precari perché non hanno nessun rapporto di lavoro con la Regione, bensì hanno siglato un contratto a tempo indeterminato con la Social Trinacria, della quale sono soci lavoratori. Però i soldi per pagare gli stipendi li sgancia la Regione, che non pare avere alcuna carta scritta che dimostri un legame con la onlus, come denunciato dal governatore Rosario Crocetta, che ha annunciato di volersi rivolgere alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Un rapporto fantasma, in pratica.
Basta andare di qualche anno indietro con la memoria, però, per ricordare che incontri coi sindacati, vertici e perfino la stipula dei primi contratti, il 22 ottobre 2010, trovarono casa a Palazzo d'Orleans, alla presenza dell'allora presidente Raffaele Lombardo, di dirigenti regionali e sotto gli occhi di giornalisti e fotografi. A guidare questo esercito di lavoratori, che da due anni prestano servizio in dipartimenti regionali (1.100 di loro), ospedali, prefettura, questura, tribunale, ma anche alcune associazioni e parrocchie, è Gioacchino Lavanco, docente universitario, chiamato da Lombardo a prestare la sua professionalità gratuitamente nell'ottobre 2010, in pieno caos gestionale di questo bacino spostato con una legge dal controllo del Comune (ma sempre con fondi regionali) a quello della stessa Regione. Il professore ci tiene a puntualizzare alcuni aspetti di una vicenda ingarbugliata. In particolare chiarisce, come fanno anche i sindacati e gli ex dirigenti del dipartimento alla Famiglia che si sono succeduti, che «si tratta di un bacino chiuso - dice Lavanco -. Ho consegnato gli elenchi alla guardia di finanza e alla questura. Anzi, i lavoratori sono in diminuzione». Dei 3.218 che c'erano in origine, nel febbraio scorso erano rimasti 3.048. La onlus, che ha sede in via Thaon de Revel, nei locali di Sicilia e-Servizi, gestisce solo 20 mila euro all'anno per acquisto di materiali. Le buste paga vengono gestite da società esterne, selezionate con avvisi pubblici, su input della Regione. Nel dettaglio, 190 mila euro vanno allo studio Morisco per la contabilità; 120 mila a una società di Padova (Centro Paghe) per la produzione delle buste paga; 160 mila alla Sea, uno studio palermitano per gli affari legali. Per un totale di circa 700 mila euro compresa Iva.
C'è l'opinione che gli enti, Regione compresa, non potrebbero più fare a meno di questo personale, che ha coperto moltissimi ruoli, permettendo all'amministrazione di risparmiare in affidamenti esterni, come i traslochi e le manutenzioni. Agli ex Pip è applicato il contratto di lavoro «imprese di pulizie e multi servizi», per un totale di 30 ore settimanali e uno stipendio di 750 euro circa più gli assegni familiari, tredicesima e quattordicesima. «Bisogna togliere questi lavoratori dal ricatto del politico di turno» ribadisce Mimma Calabrò della Fisascat Cisl, che con Filcams, Uil Trasporti, Cisas, Cisal, Usb e Alba, ha incontrato Crocetta. «L'unico errore è stato quello di fare promozioni tra i lavoratori che si occupano delle attività burocratiche della Social Trinacria» denuncia la Calabrò. Ma Lavanco replica: «Nessuna promozione. Ho solo riconosciuto a venti di loro che accedono a dati sensibili la mansione adeguata nello stesso contratto. Si tratta di 70 euro lordi al mese per ciascuno». Intanto, dopo le denunce di Crocetta, il Comitato dei lavoratori per la stabilizzazione annuncia che sono stati revocati gli scioperi previsti per la prossima settimana e che, «se dovessero essere accertate illegittimità, ci costituiremo parte civile».
Ma Crocetta ha inviato in Procura anche un dossier su presunte anomalie nella gestione della Serit, partecipata regionale che gestiva il servizio riscossione dei tributi, in particolare «modifiche unilateriali ai tassi di interesse e superconsulenze». L'ex assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, replica di avere avviato il 19 ottobre 2012 azioni di responsabilità nei confronti dei precedenti vertici della Serit.

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