PALERMO. Non basta il pagamento di una parte dei contributi regionali per scongiurare la chiusura del museo Mandralisca di Cefalù (Pa). Su 142 mila euro maturati nel 2012 la Regione ha sbloccato 115 mila euro circa. "Può essere una boccata d'ossigeno, ma questi soldi non cambiano il quadro generale dei conti che resta in forte sofferenza. Quindi la chiusura è una strada obbligata" dice Angelo Piscitello, presidente della Fondazione che gestisce il museo siciliano dove
é esposto, tra altri gioielli d'arte, il celebre "Ritratto di ignoto" di Antonello da Messina.
Piscitello indica anche una data certa per la cessazione dei servizi: il 2 maggio. E' quella già fissata dal consiglio di amministrazione che nei giorni scorsi ha deliberato lo scioglimento della Fondazione. "Allo stato - aggiunge - non ci sono le condizioni per revocare la decisione".
Non serve a evitare la chiusura neppure la disponibilità dei dipendenti a lavorare gratis per consentire alle scuole di effettuare le visite programmate del museo a partire da maggio. "La situazione può cambiare - sottolinea Piscitello - se entro aprile la Regione troverà il modo di equilibrare il bilancio della Fondazione. Basterebbe finanziare una legge del 1995 che include il Mandralisca tra i musei di rilevanza regionale".
Caricamento commenti
Commenta la notizia