PALERMO. I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno arrestato due dipendenti del Coinres (il consorzio per la raccolta dei rifiuti nella provincia di Palermo) con l'accusa di essere un canale di infiltrazione della mafia nella società. Si tratta di Antonino Di Bella, 58 anni, e di Diego Lo Paro di 64: il primo in particolare è ritenuto dagli investigatori come stabilmente inserito nell' organigramma della mafia di Bagheria. L'operazione, chiamata «Baghdad» è frutto di un' indagine durata quasi quattro anni. Ai due vengono contestati reati come truffa ed estorsione. L'inchiesta prende le mosse dall' operazione Perseo condotta dai carabinieri di Bagheria nel dicembre del 2008. In quell' occasione i carabinieri smantellarono il 'ghotà della mafia di Bagheria che stava riorganizzandosi: attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali e con videosorveglianza anche in carcere, i militari risalirono a Di Bella, in servizio al Coinres di Bagheria con la qualifica di sorvegliante, ma in realtà vero gestore occulto del Coinres stesso. Tutto questo grazie alla complicità del responsabile amministrativo del Consorzio a Bagheria Diego Lo Paro, l'altro arrestato. I due avrebbero preteso dalle ditte che lavorano con il Coinres il pagamento di somme di denaro, un vero e proprio «pizzo» per lavorare con il Consorzio. Lo stesso Coinres, poi, sarebbe stato truffato attraverso l'affitto di un mezzo meccanico che anche se intestato ad un prestanome sarebbe appartenuto a Di Bella.
Infiltrazioni mafiose nel Coinres, due arresti
Si tratta di Antonino Di Bella, 58 anni, e di Diego Lo Paro di 64: il primo in particolare è ritenuto dagli investigatori come stabilmente inserito nell' organigramma della mafia di Bagheria
Caricamento commenti
Commenta la notizia